REGOLE E LIBERTÀ': IL GABBIANO CHE VOLA NELLE NOSTRE ANIME
- Andreana Caruso
- 3 feb 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 17 feb 2020
50 anni fa, nel 1970, Richard Bach, pubblicava il
''GABBIANO JONATHAN LIVINGSTON''.
Gli uccelli che vivono in stormo non si scontrano mai ed è per il loro volo affiatato che i nostri occhi si portano al cielo e lì si frenano per osservare lo straordinario evento.
Ma perché? Come fanno gli uccelli a non scontrarsi? La scienza spiega che ciò accade in quanto seguono tutti la stessa Regola: volare a destra!
John era un gabbiano dello stormo Buonappetito, eppure con lo stormo non si sentiva a casa. Per lui il volo non era solo una tecnica da apprendere secondo le consuetudini tramandate, era una passione.
“Per la maggior parte dei gabbiani, volare non conta, conta mangiare. A quel gabbiano lì, invece, non importava tanto procurarsi il cibo, quanto volare. Più d’ogni altra cosa al mondo, a Jonathan Livingston piaceva librarsi nel cielo."
Prima o poi viene quel tempo nella vita in cui bisogna domandarsi dove volare. Lo scontro che si accende dentro ognuno di noi, tra i principi imposti dall'abitudine del nostro nido e la voglia di liberarsi dal cordone ombelicale, diventa insostenibile, come per John quando decise di lasciare il suo stormo.
Grazie ai gabbiani liberi che incontra lungo la sua traiettoria, Jonathan scopre di non essere solo, impara che può volare molto più veloce di prima. Può crederci ora. Fino in fondo.
“Più vola alto il Gabbiano e più vede lontano”.
Il gabbiano che ha avuto il coraggio di abbandonare lo stormo diventa libero ma non solo. Così come un pesciolino non può vivere su un albero, John non può arrendersi a quanto imposto da chi vola accanto a lui, senza scoprire se dietro qualche nuvola può esserci un posto diverso, il suo posto. Ma quanto costano le scelte coraggiose? Lasciare il sicuro per l’insicuro, rischiare i legami per lanciarsi nel vuoto, abbandonare per cercarsi?
“Egli imparò a volare, e non si rammaricava per il prezzo che aveva dovuto pagare. Scoprì che erano la noia e la paura e la rabbia a rendere così breve la vita di un gabbiano”.
Il Gabbiano John ci ha insegnato a decidere, ci ha insegnato che ogni cosa ha il suo giusto costo, che per ogni sofferenza c’è una fiamma che stai soffocando, una voce che ti chiede di essere ascoltata, un amore che ti chiede di essere curato, un sogno che ti chiede di essere coltivato…per ogni sofferenza c’è una Libertà che stai dimenticando.
Ma cos'è la libertà? Ricordo il verso di una canzone che da ragazzi cantavamo spesso: "Io credevo di trovarla nel mercato delle cose, nel decidere da solo…”
Secondo John Locke, filosofo inglese della seconda metà del ‘600, medico, padre fondatore del Liberismo e anticipatore dell’Illuminismo, la libertà è vivere secondo ragione, ovvero seguendo l’unica legge della natura, che ha per oggetto il rapporto tra gli uomini e prescrive la reciprocità. La società è regolata da norme che devono essere utili, ovverosia mirare alla felicità collettiva. Seguendo tali regole, l’uomo potrà essere libero e felice. Una legge che non accresca la funzione del benessere sociale ha un valore minore dello zero ma è chiaro che, secondo il filosofo, rende ugualmente nulla la funzione del benessere sociale l’assenza della reciprocità, la quale funge da garante di un risultato positivo volto ad azzerare ogni disuguaglianza. La libertà, secondo Locke, è un atto di scelta, perché uno stato di libertà non è uno stato di licenza: lo stato naturale non è una guerra di tutti contro tutti.
Libero non vuol dire incapace di avere radici. Libero non vuol dire incapace di avere legami. Così, nel nuovo gruppo di Gabbiani sognatori, Ciang, il gabbiano anziano, insegna a Livingston a inseguire la Perfezione, limite dopo limite. Come da sempre, il sentimento di Libertà è capace di costruire meravigliosi mondi. Come Jonathan livinghston, anche il popolo, durante la Rivoluzione Francese, fu guidato da un fervente desiderio di LIBERTE’, per chiedere migliori condizioni di vita. Fu la libertà che guidò il popolo nella più Rivoluzionaria delle Rivoluzioni, pietra miliare della capacità di cambiamento.
L’ultimo volo consisteva nel capire la Bontà e l’amore. Così, John, da adulto, si dedicò all'insegnamento del volo e, quando i nuovi gabbiani furono pronti, “abbracciò con un ultimo sguardo il suo cielo, i magnifici campi del cielo, dove aveva imparato molte cose e… fece prua verso l’alto, scortato da quei due splendidi uccelli, e scomparvero insieme nella notte”.

“Qualunque cosa tu faccia non pensare mai a cosa diranno gli altri, segui solo te stesso, perché solo tu nel tuo piccolo sai cosa è bene e cosa è male, ognuno ha un proprio punto di vista, non dimenticarlo mai, impara a distinguerti, a uscire dalla massa, non permettere mai a nessuno di catalogarti come "clone di qualcun altro", sei speciale perché sei unico, non dimenticarlo mai.” [ Bach] ©Riproduzione Personale
Fantastico♥️
..Grazie per averci letto! ❤
... la libertà di superare i propri limiti, vivendo fuori dagli schemi. Un imperativo categorico che dovrebbe guidarci sempre 🌻 grazie per avermelo ricordato 💗